Effetto Wow

Effetto Wow

Esiste un momento in cui tutto è semplicemente perfetto.
È il momento in cui i sensi si allineano, i neuroni comunicano all’unisono, le cellule respirano il mondo fuori dal corpo.
Il momento perfetto è un attimo, una percezione del corpo e dello spirito.
Come quando sei sott’acqua. Fuori il sole acceca gli occhi, il vento caldo asciuga la spuma, il cielo è terso. Allora ti tuffi dentro l’azzurro screaziato e improvvisamente ti sembra di non avere fatto altro nella vita che stare sotto la superficie del mare a nuotare, trattenendo il fiato come se i polmoni fossero infiniti ed Enzo Majorca un dilettante.
Il momento perfetto non si può spiegare: si vede traslucido come il sole sotto il pelo dell’acqua, come la trasparenza sinuosa dei pesci, come la morbidezza delle dune di sabbia del fondo, i rumori attutiti dal mondo, fuori, il silenzio che suona i battiti del cuore, la leggerezza improvvisa, delle braccia e dei pensieri.
Wow.

Wow è il momento perfetto.
Wow è quello che vorrei dicessero i miei clienti dopo aver mangiato alla mia tavola.
Perché tutti i cuochi cercano l’effetto Wow.
Il momento in cui gusto, vista, olfatto, tatto, udito si incontrano per esaltare l’esperienza del corpo e il piacere della mente.
L’effetto Wow non si può esprimere a parole: è il sapore dell’infanzia che si sprigiona nelle papille, il colore che ravviva un ricordo sepolto, lo scricchiolio in bocca che richiama alla mente rumori della natura, è il velluto, il crespo, il vischioso, il poroso, la setosità, la consistenza che si tiene tra due dita.
Come la Scala, il mio nuovo piatto che sa di mare, sa di roccia, sa di ricci presi col cucchiaio in mezzo al mare. Sa di bianco e di ricordo, di infanzia e di piacere.
Ecco, quello che cerco nei miei piatti è una sinestesia speciale di occhi e gusto, per far rivivere, quando meno ce lo si aspetterebbe, sensazioni altrimenti inesprimibili a parole.
Una collana di momenti perfetti.
Una collana di effetti Wow.